Allerta potassio alto: ecco cosa mangiare

E’ importante nell’alimentazione di tutti i giorni mantenere stabili ed equilibrati i valori del sangue. Tra questi, spesso a preoccupare è il livello di potassio, che se troppo alto viene definito iperkaliemia, che può essere potenzialmente letale, a causa di un sovraccarico di cellule cariche di potassio direttamente riversate sui reni.

L’aumento del potassio nel sangue ha molte cause, comprese alcune patologie renali, ma può essere causato anche dall’assunzione di farmaci che influiscono negativamente sulla funzionalità renale. Ma la presenza di potassio in quantità eccessive può diventare una vera e propria patologia solo nelle forme più gravi, causando dei gravissimi problemi cardiaci, sopratutto dal punto di vista del ritmo cardiaco.

Cos’è il potassio?

Il potassio è uno degli elettroliti dell’organismo: si tratta di un minerale dotato di una carica elettrica, che, quando disciolta in liquidi corporei come il sangue, ha una funzione importante e determinante per la funzionalità dell’organismo. E’, infatti, necessario per il normale funzionamento delle cellule nervose e muscolari, ma può essere davvero un problema se raggiunge una quantità eccessiva, perché rischia di inferire con la funzionalità proprio di queste cellule.

La particolarità di questo minerale è legata, quindi, alla sua funzione, ovvero al mantenimento di un equilibrio idrico di queste cellule che lavora all’interno e all’esterno e insieme al sodio. Inoltre, la presenza del potassio è importante anche per la contrazione muscolare e per la conduzione degli impulsi nervosi, oltre che per contribuire a ridurre la pressione sanguigna e a prevenire l’ipertensione.

Quali alimenti mangiare se il potassio è alto

E’ ovvio che un ruolo molto importante è quello dell’alimentazione: questo perché una cura farmacologica aiuta sempre e solo esclusivamente se si ha un’abitudine alimentare tale da coadiuvare il tutto. Infatti, se l’alimentazione risulta poco equilibrata e senza badare a ciò che può fare all’organismo, raramente i farmaci possono davvero essere determinanti verso o una guarigione o una situazione di equilibrio. Ecco allora quali alimenti è bene mangiare in presenza di potassio alto:

  • cibi da evitare, che non significa non mangiarli, ma evitarne un consumo eccessivo: banane, avocado, patate, pomodori, spinaci, zucca e latte e derivati; ma anche frutta secca e noci, alcuni tipi di pesce (tonno e salmone) e carne rossa e i cibi elaborati
  • alimenti, invece, con poco potassio sono: mele, fragole, mirtilli, ananas, uva, pere, anguria e poi alcune verdure basso contenuto di potassio, cioè cetrioli, peperoni, cavoli, lattuga, fagiolini; ma anche pane e cereali e alcuni prodotti caseari, come latte di riso o di mandorle non arricchiti

Ricorda sempre che il giusto equilibrio non sempre è legato alla semplice eliminazione di un alimento dalla propria dieta; anzi, è l’esatto contrario, perché, se si consuma tutto con moderazione, è possibile poter godere di tutto ciò che ogni stagione ci regala, senza privarci di niente. Inoltre, proprio in virtù di questa presenza elevata di potassio in alcuni alimenti, un modo per poterli consumare con più sicurezza è destinarli a una cottura più lunga.

L’iperkaliemia è un problema molto serio, ed è importante farsi seguire da un professionista per evitare di incorrere in un peggioramento delle condizioni. Bisogna, infatti, intervenire sempre al più presto, ricorrendo ad un’alimentazione che sappia tenere sotto controllo i valori del potassio e ristabilizzarli se è il caso. Ricordatevi anche, per fortuna, oggi a tutto si può trovare un rimedio per poter vivere il più serenamente possibile.

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