La storia della comunicazione è legata a un’evoluzione nel campo della telefonia che risale a più di un secolo fa. Si tratta dell’invenzione di un piccolo di metallo, colore del bronzo e molto diffuso in passato, che ha dato modo di poter migliorare il concetto di comunicazione tra le varie parti del mondo: stiamo parlando del gettone telefonico.
Oggi, non è più in uso, perché il suo uso è andato scemando quando, piano piano, si sono fatte strada le nuove forme di comunicazione legate alla telefonia mobile, rendendo superate i sistemi delle cabine telefoniche, che ormai non esistono più nelle strade delle nostra città. Ma quanto possono davvero valere i gettoni telefonici più rari?
La storia del gettone telefonico: tutte le sue caratteristiche
I primi esperimenti risalgono alla fine del XIX secolo negli Stati Uniti, per poter usare gli apparecchi telefonici installati nelle strade pubbliche. Ma in Italia, i primi gettoni vengono coniati da Stipel: si tratta di una novità che interessa in particolare solo Piemonte e Lombardia, in occasione della Fiera Campionaria di Milano, ed erano in alpacca o bronzo, come poi rimasero, e da lì iniziò la loro diffusione massiva nel resto della Penisola.
A contraddistinguere i gettoni telefonici, oltre il colore ambrato, è la presenza di un codice di 4 numeri che indicano i primi due l’anno di conio, mentre gli ultimi due indicano il mese: quindi il numero 7805 indicherà un gettone telefonico emesso nel mese di maggio del 1978. Un’indicazione questa utilissima, alla luce del fatto che molti gettoni possono essere stati emessi ma senza tantissima tiratura.
Quanto vale un gettone telefonico 7805?
Per potere valutare correttamente un gettone telefonico con sigla 7805, è necessario rivolgersi a un numismatico, o comunque a qualcuno che studia questo tipo di oggetti da collezione e che sappia identificare che sia tratti un gettone raro. Infatti, ci sono alcuni fattori da tenere in considerazione, che rendono più o meno valida la preziosità di questi dischetti metallici; ecco cosa devi sapere:
- la tiratura: nel caso di questi gettoni, è molto probabile che in questo arco di tempo, relativo al mese di maggio del 1978, il numero di gettoni telefonici emessi sia stato piuttosto ridotto
- ci sono errori di stampa: il numero, infatti, potrebbe essere non molto leggibile o ancora non essere inserito all’interno dello spazio a lui destinato
- infine, potrebbero esserci dei segni distintivi o parti mancanti, come per esempio la raffigurazione sul retto del gettone del telefono con cornetta che manca o risulta storto.
Tutti questi dettagli servono per fornire un’idea di ciò che rappresenta di fatto un gettone telefonico, che comunque è un pezzo di storia delle tele-comunicazioni italiane. Coloro che hanno conosciuto, e usato, i gettoni telefonici sanno perfettamente che erano tempi diversi, ma dove si dava molta importanza a ciò che si possedeva. E il fatto stesso di poter contare su un solo gettone telefonico ci rendeva felici e soddisfatti.
Il gettone telefonico era un metodo semplice ed efficace per gestire il pagamento delle chiamate, direttamente dalle cabine telefoniche. Non si potevano falsificare e si usavano con estrema facilità. Era il tempo in cui si era liberi di muoversi, ma si riusciva allo stesso a rimanere a contatto con l’esterno.