Se in passato il canone RAI, con la presenza di pochi canali in TV, potesse essere una tassa accettata da molti, oggi, invece, è considerato un’imposta inutile che si va ad aggiungere ad altri costi che stanno consumando la maggior parte delle persone. Per molto tempo, il canone RAI è stato messo al centro dell’attenzione del dibattito pubblico e politico, dividendo le opinioni.
Secondo le ultime recenti notizie nel 2025 sarà previsto un aumento del canone RAI, dopo anni di diminuzioni e detassazione, comportando un costo oneroso per molte famiglie. Il motivo di tale aumento è una conseguenza dei costi di produzione e dall’introduzione di nuove tecnologie che la rete si trova ad affrontare.
Quanto e quando aumenterà il canone RAI
La rete televisiva RAI ha richiesto al governo di aumentare questo tipo di imposta, non solo per motivi legati al costo di produzione dei vari spettacoli, introducendo nuove tecnologie, ma anche perché, con una costante e crescente concorrenza (dovuta anche alla crescita dello streaming) ha intenzione di migliorare l’offerta con contenuti e servizi che soddisfino una platea di spettatori sempre più grande.
Il canone fino a quest’anno, veniva addebitato in bolletta al costo di 70 euro l’anno, dal prossimo anno, molto probabilmente il prezzo aumenterà, riportandolo al prezzo di qualche anno fa, ossia a 90 euro sempre addebitato in bolletta. Comunque, ancora non c’è nessuna certezza sull’esatto aumento che prevederà un ulteriore peso sulle tasche delle famiglie italiane.
I principali motivi dell’aumento
Sicuramente gli italiani si dividono nel pensare che da un lato sia un’imposta che permetta alla TV di Stato di sostenere le spese necessarie per reggere i costi dei programmi che sono sempre più costosi, soprattutto di fronte e una sempre più crescente concorrenza dello streaming. Tuttavia, ci sono anche altri motivi di fronte all’aumento del canone RAI:
- Miglioramento delle infrastrutture tecnologiche.
- Aumento della qualità dei contenuti.
- Aumento della competizione dei canali streaming.
- Estensione dei servizi pubblici, come telegiornali nazionali e locali.
- Aumento della loro presenza online fortificando la piattaforma RAI.
Ma l’aumento può essere rivisto o addirittura non pagare completamente il canone RAI, se sono presenti dei requisiti che certificano una certa situazione. Ad esempio, sono esenti al pagamento gli over 75 con un reddito inferiore a una certa soglia. Possono fare richiesta all’esenzione anche coloro che non sono provvisti di dispositivo TV e Radio.
Infine, come sempre l’aumento del canone RAI sarà addebitato direttamente in bolletta ratealmente. Sebbene sia un’imposta obbligatoria per tutti, molti italiani sono contrari a questo ulteriore aumento, mettendo al centro dell’attenzione la possibilità di trasformare questo tributo in un pagamento volontario, in quanto considerato, in un’epoca dove c’è molta offerta. un pagamento oramai inutile.