A tutti noi sarà capitata sicuramente, almeno una volta nella vita, l’esigenza di andare a prelevare del denaro in contanti al Bancomat. Molto spesso svogliamo azioni denominandole in maniera impropria, infatti per “bancomat” non si intende la carta di credito in sé. Anzi, con tale termine si va ad indicare una vera e propria società basa su circuiti di pagamento e prelievo.
Il Bancomat possiede alle proprie spalle una storia unica nel suo genere: cominciata nell’anno 1983, a partire da quel momento c’è stata una vera e propria evoluzione quanto concerne il mondo economico e monetario. All’interno di questa stessa storia, sono stati pervenuti casi in cui si è reso necessario dover restituire il denaro prelevato dagli sportelli automatici. Ma cosa è successo nello specifico?
Cosa consente di fare il bancomat?
Ad oggi il Bancomat rappresenta uno dei circuiti di pagamento più utilizzati su tutto il territorio italiano, e non solo. Nonostante il servizio abbia subìto delle evoluzioni nel corso degli anni, le caratteristiche e le funzionalità di base sono rimaste più o meno le stesse. Infatti, esso si avvale di una carta plastificata e magnetica collegata direttamente ad un conto corrente.
Tramite la medesima carta, è possibile procedere al pagamento di bene e di servizi sia in negozi fisici che comodamente online. In tempi odierni, è possibile anche usufruire del servizio contactless: ovvero pagamenti senza un contatto diretto con la carta. Ma cosa più importante di tutte, è la possibilità di prelevare il denaro in contanti recandosi direttamente ad uno sportello automatico.
Quali sono i casi in cui si deve restituire il contante prelevato?
Per quanto i prelievi di denaro in contanti siano basati su dei sistemi precisi, ci sono dei casi in cui potrebbero verificarsi degli errori. A tal punto, si renderebbe necessario agire in un tempo il più ridotto possibile, così da non incombere in una qualche sanzione. Ci sono dei casi specifici in cui il denaro prelevato deve essere restituito, ecco alcuni esempi:
- Prelievi errati: ad esempio, quando l’ATM rilascia una somma di denaro maggiore rispetto a quella selezionata dall’utente;
- Prelievi doppi: quando l’ATM rilascia il doppio della somma richiesta dall’utente;
- Errori di transazione: ad esempio, quando l’utente ha già prelevato il denaro richiesto ma lo sportello ATM riporta la dicitura “transazione annullata”;
I suddetti sono soltanto dei pratici esempi di casi in cui il denaro prelevato debba essere restituito, in modo da preservare sé stessi anche da possibili sanzioni penali. Per quanto gli sportelli automatici siano strumenti precisi, ci sono situazioni in cui, quindi, potrebbero verificarsi degli errori di malfunzionamento, così come capitò in Irlanda a fine agosto dell’anno passato.
Più precisamente a Dublino, gli sportelli bancomat ebbero un guasto importante: molte persone riuscirono a prelevare molti più soldi di quanti ne avessero realmente sul proprio conto corrente. Insomma, si trattò di una furbata bella e buona ma che ha visto il proprio termine in tempi molto ridotti. Infatti, furono identificati prontamente coloro che approfittarono di questa situazione ed invitati alla restituzione di tutto il denaro in contanti prelevato.