Può una moneta da 20 centesimi risultare assolutamente valevole di tantissimi soldi? In teoria la risposta è si, vanno considerati però tutti i fattori che possono condizionare effettivamente la diffusione di un esemplare, ed anche un pezzo da 20 centesimi può essere molto interessante. Naturalmente solo un occhio esperto riesce a distinguere tra un pezzo raro ed uno qualunque.
Anche se i centesimi hanno iniziato nuovamente ad essere diffusi in particolare con l’arrivo dell’euro, le monete da 20 centesimi esistevano già molto prima, ai tempi della lira, anche se queste sono state di fatto totalmente eliminate già dalla metà del 20° secolo con la progressiva perdita di valore della valuta. Ma quale moneta da 20 centesimi può valere così tanto?
20 centesimi rari
La storia dell’euro ha visto nuovamente l’introduzione in italia dei centesimi, e la moneta da 20 centesimi è particolare perchè riconoscibile anche al tatto in quanto il bordo non è perfettamente tondo ma per l’appunto presenta delle rientranze in una forma che è conosciuta come Fiore Spagnolo. Come le monete da 10 e 50 centesimi anche questa è realizzata in una lega di ottone.
Le monete di questo tipo sono tutte diverse da nazione a nazione e questo naturalmente implica un aspetto diverso in senso generale, sono infatti tutte identiche su uno dei lati, quello con le nazioni europee, mentre l’altro è una scelta particolare della rispettiva nazione, ad esempio quella italiana è riconoscibile dalla scultura moderna conosciuta come Forme uniche della continuità nello spazio. Quelle che valgono di più sono:
Quali cercare?
I pezzi infatti rari sono quelli che non trovano una normalità della diffusione o che sono nativamente portati ad una produzione meno generosa. Ma incide anche lo stato di conservazione del singolo esemplare, che incide parecchio, dal buono al Fior di Conio che evidenzia un pezzo che è pari alla fresca coniatura.
- I pezzi che presentano annate più recenti, ad esempio dal 2015 in poi in quanto la tiratura è stata più ridotta
- Le monete con potenziali errori di conio, ad esempio quelle con delle parti della raffigurzione mancati o totalmente assenti
Ma quale moneta può valere cifre così alte? In realtà non è sempre facile capirlo: secondo vari esperti ed appassionati anche un errore di conio “non significa” per forza che il valore di un singolo esemplare può aumentare così tanto, un pezzo raro lo diventa anche in base a quanto interesse vi è attorno, anche se è possibile trovare inserzioni del genere in tutto il web.
Esistono però 20 centesimi, stavolta di lira, molto antichi che possono valere anche cifre simili ad esempio quelli del 1863 realizzati in argento durante i primi anni di Unità d’Italia che oggi sono molto ambiti, perchè realizzati in poche migliaia di esemplari, dove è presente lo stemma di Savoia ma anche il volto di Vittorio Emanuele II. Questi valgono davvero tantissimo, anche più di 20 mila euro.