Può una moneta da 1 euro con l’Uomo Vitruviano far diventare ricco chi la possiede? Esiste questa possibilità concreta ma è praticamente impossibile ottenere questo obiettivo con una moneta comune, essendo questa molto facile da trovare, soprattutto in Italia. L’Uomo vitruviano infatti è il modello standard della moneta da 1 euro italiana, scelta da oltre 20 anni.
I fattori che possono renderla interessante sono davvero molti e parecchio diversificati: costituiscono infatti le cose essenziali da tenere in considerazione per scovare e possedere una moneta rara, la storia della numsimatica è ricchissima di esemplari apparentemente senza un grande valore aggiunto ma che lo sono diventati per alcuni dettagli.
L’Uomo Vitruviano sulla moneta
Le origini della scelta dell’Uomo Vitruviano da porre come modello sulla moneta da 1 euro sono interessanti e non comuni rispetto ad altre nazioni: come per tutti i paesi fondatori dell’Unione Europea ha iniziato a concepire i modelli delle proprie monete diversi anni prima della loro applicazione. Se per molte nazioni il modello è stato scelto tramite refedendum, per l’Italia è stato diverso.
Infatti la scelta per questa specifica moneta è stata presa in carico dall’allora Ministro dell’Economia Carlo Azeglio Ciampi che poi è divenuto anche successivamente Presidente della Repubblica: l’Uomo Vitruviano è una raffigurazione di un disegno di Leonardo Da Vinci che mette al centro l’uomo, inteso come specie umana al centro di tutto, condizione gradita a Ciampi.
Quanto vale?
E’ infatti questo il disegno che è stato inciso su tutte le monete italiane da 1 euro, dal 2002 fino ad oggi, probabilmente resterà il “modello” tipo per queste emissioni che hanno un potere fortemente evocativo grazie anche al talento di Leonardo. Oltre alla presenza dell’Uomo Vitruviano vanno tenuti d’occhio vari dettagli che possono fare la differenza:
- La presenza regolare delle stelle intorno
- La presenza o meno dell’anno di coniatura
- La presenza dei simboli di zecca R
Se infatti la valutazione di base è quella concettualmente di pochi euro per un esemplare di questa emissione, secondo molti i vari errori di conio rendono un esemplare valevole di centinaia se non migliaia di euro. Sui vari siti di aste online oramai diffusissimi sono infatti presenti esemplari che sono mancanti nei dettagli appena menzionati sopra.
Non necessariamente un errore di conio fa guadagnare molto perchè questo per essere collezionisticamente interessante deve presentare una storia, una forma di origine, un background come si usa dire oggi. Quindi il valore superiore a 20 euro per una moneta di questo tipo non è “realistico”. Però di fatto niente ci vieta di vendere una moneta “particolare” ad esempio con errori di conio unici anche per migliaia di euro.