La vecchia 100 lire è ancora oggi una delle emissioni del vecchio conio italiano maggiormente apprezzate dai collezionisti ma anche una di quelle che è maggiormente in grado di essere una più razionale fonte di interesse nei confronti delle personalità che sono storicamente attratte dalla vecchia lira italiana a causa soprattutto di una profonda longevità e non solo.
La struttura storica di questa moneta è soprattutto pratica perché è riuscita ad apparire importante sotto tanti punti di vista da quello della collocazione storica fino a quella legata alla quotidianità e sebbene non sia affatto rara da trovare, questa emissione può essere anche in grado di valere una piccola fortuna in termini puramente economici.
Emissione post bellica
La diffusione della 100 lire è iniziata a partire dai primi anni del periodo post seconda guerra mondiale, con l’Italia fondamentalmente da ricostruire anche a partire dall’ordinamento statale, moneta inclusa: fatta la repubblica, ai tempi sono state anche realizzate monete completamente nuove e costituite da 0 per prendere il posto di quelle monarchiche.
La 100 lire non è stata diffusa fino alla metà degli anni cinquanta, assieme ad altre emissioni poi rimaste estremamente longeve nel contesto storico italiano: dagli anni del boom economico fino alla fine degli anni ottanta l’emissione è stata prodotta con regolarità in questo formato venendo solo parzialmente sostituta da altre versioni.
Quanto vale?
Come accennato, e ancora oggi una moneta estremamente facile da trovare e questo comporta quindi una rarità decisamente difficile da percepire per tutti gli esemplari, sostanzialmente ne esistono troppe per essere un pezzo sempre di valore. Ma esistono versioni ed annate particolarmente interessanti dove la diffusione è stata sensibilmente meno generosa.
- Le monete del 1955 valgono da 10 fino a 800 euro ma solo se in Fior di Conio
- Quelle successive fino agli anni 60 fino a 300 euro se in Fior di Conio
Le emissioni di questo tipo dei primi anni 60 sono meno rare e valgono al massimo 150 euro se in condizioni perfette, poi vanno valutati alcuni errori di Conio particolarmente interessanti come quelli del 1972 riconoscibili dalla presenza di una barretta a destra dell’anno evidenziato che può far fruttare da 150 fino a 650 euro a seconda dello stato di conservazione.
La moneta più rara di questo tipo è però la variante di prova emessa in quantitativi molto limitati perché proprio a causa di una coniatura di prova che ha sviluppato pochissimi esemplari prima del 1955 anno di prima diffusione: le monete del 1954 che sono identiche a tutte le altre eccezion fatta per la scritta prova presente in questo tipo di pezzi. Il valore può superare i 3000 euro.